sabato 2 luglio 2016

LO S.R.A. CERCA DI CAPIRE LA RIFORMA COSTITUZIONALE. 1 - L'ART 55: RENDERE IL NUOVO SENATO COSì INUTILE DA POTERLO ABOLIRE SUCCESSIVAMENTE SENZA COLPO FERIRE?

LO S.R.A. CERCA DI CAPIRE LA RIFORMA COSTITUZIONALE. 1 - L'ART 55: RENDERE IL NUOVO SENATO COSì INUTILE DA POTERLO ABOLIRE SUCCESSIVAMENTE SENZA COLPO FERIRE?

LEGGE DI RIFORMA COSTITUZIONALE
GLI ARTICOLI A CONFRONTO

Dalla pagina di un sito schierato per il NO alla Riforma Costituzionale ( mi sono iscritto o ho manifestato interesse per tutti i siti web per il SI o per il NO per cercare di raccogliere informazioni, spiegazioni, suggerimenti e per cercare di formarmi un'idea), ho potuto scaricare un utilissimo documento del Centro Studi della Camera dei Deputati che sinotticamente mette a confronto gli articoli della Costituzione, come sono e come potrebbero diventare. Certo non c'è la spiegazione di quali potrebbero essere gli esiti della modifica (che a un ignorante come me risulta difficile immaginare e prevedere) ma è già un bel passo avanti per una conoscenza almeno basilare.

ARTICOLO 55

Questo articolo viene variato in modo sostanziale (anche nel numero di parole, il raffronto appare subito evidente, le 3 righe nella colonna di sinistra (attuale) e i quattro paragrafi nella colonna di destra (legge sottoposta a referendum)

Ecco il nuovo
  • Le leggi che stabiliscono le modalità di elezione delle Camere promuovono l’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza. 
  • Ciascun membro della Camera dei deputati rappresenta la Nazione. 
  • La Camera dei deputati è titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e quella di controllo dell’operato del Governo. 
  • Il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali ed esercita funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica. Concorre all’esercizio della funzione legislativa nei casi e secondo le modalità stabiliti dalla Costituzione, nonché all’esercizio delle funzioni di raccordo tra lo Stato, gli altri enti costitutivi della Repubblica e l’Unione europea. Partecipa alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea. Valuta le politiche pubbliche e l’attività delle pubbliche amministrazioni e verifica l’impatto delle politiche dell’Unione europea sui territori. Concorre ad esprimere pareri sulle nomine di competenza del Governo nei casi previsti dalla legge e a verificare l’attuazione delle leggi dello Stato. 
A me piace molto il primo paragrafo. So che è contro il pensiero mainstream politicamente corretto che insinua il dubbio che così si rischia di promuovere una donna incompetente a scapito di un uomo più bravo penalizzato perché uomo. A parte che è teoria e che, se il mondo ha così bisogno di essere riparato, di noi uomini così bravi e meritevoli di coprire tutti i posti di potere non ne conto legioni. Preferisco essere quindi politicamente scorretto e sostenere le norme che consentano di riequilibrare uno storico immotivatamente escludente per genere.

Non ho capito, e quindi per ora mi appare molto confuso l'ultimo paragrafo. A me sembra l'esito di una mancanza di coraggio, ovvero di eliminare completamente il Senato. Forse il primo e il quarto paragrafo sono modifiche costituzionali a tempo. Il primo paragrafo sarà da eliminare quando naturalmente la selezione della classe politica italiana avverrà per merito e non per genere. L'ultimo paragrafo è cinicamente teso a rendere così inutile il Senato che l'opzione di cancellarlo non troverà più resistenze.

Però posso ricredermi a fronte di spiegazioni convincenti che motivino il quarto paragrafo.

1 commento:

  1. Sul superamento del bicameralismo perfetto, ragionando da cittadino comune, non sono ostile a priori. Potrebbe essere un ottimo elemento di salvaguardia e di precauzione, ma credo che nella contestualizzazione italiana, con élite politiche sempre meno lungimiranti e “con scarsa visione da statista”, non abbia salvaguardato nulla e abbia al contrario contribuito a bloccare l'Italia in un palleggio di veti incrociati, piccoli ricatti e opacità diffuse, nelle quali anche piccolissimi partiti coesi per interessi particolari e non per ideali, hanno potuto avere più potere di quanto il mandato popolare avesse loro assegnato.
    Poichè non si vive nel migliore dei mondi possibili, ma si tende a rendere quello in cui ci si dibatte il meno peggio, io vedo con favore, salvo che non mi si renda edotto che sto commettendo un errore, il superamento del bicameralismo perfetto

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