sabato 30 luglio 2016

LO S.R.A. CERCA DI CAPIRE LA RIFORMA COSTITUZIONALE 9. “HOP! HOP! DEPUTATI, DATEVI UNA MOSSA” (CIAONE “CHECKS AND BALANCE”?)

LO S.R.A. CERCA DI CAPIRE LA RIFORMA COSTITUZIONALE 9. “HOP! HOP! DEPUTATI, DATEVI UNA MOSSA” (CIAONE “CHECKS AND BALANCE”?)

Ho l'impressione che il cuore dell'interesse che può suscitare l'articolo 72 modificato risieda unicamente nell'ultimo paragrafo, ovvero il sesto che trascrivo immediatamente.

Esclusi i casi di cui all’articolo 70, primo comma, e, in ogni caso, le leggi in materia elettorale, le leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali e le leggi di cui agli articoli 79 e 81, sesto comma, il Governo può chiedere alla Camera dei deputati di deliberare, entro cinque giorni dalla richiesta, che un disegno di legge indicato come essenziale per l’attuazione del programma di governo sia iscritto con priorità all’ordine del giorno e sottoposto alla pronuncia in via definitiva della Camera dei deputati entro il termine di settanta giorni dalla deliberazione. In tali casi, i termini di cui all’articolo 70, terzo comma, sono ridotti della metà. Il termine può essere differito di non oltre quindici giorni, in relazione ai tempi di esame da parte della Commissione nonché alla complessità del disegno di legge. Il regolamento della Camera dei deputati stabilisce le modalità e i limiti del procedimento, anche con riferimento all’omogeneità del disegno di legge.


Credo che sia questo il punto a cui si riferiscono i sostenitori del Sì quando affermano che ci saranno tempi certi per l'approvazione delle leggi. Ma se fosse solo questa la norma che assicura tempi certi e contingentati, forse sarebbe una mezza verità e un mezzo successo. Perché in questo punto si tratta solo di una richiesta di fonte Governativa (certamente importante – con approccio realistico- in una Repubblica sempre più sbilanciata sull'Esecutivo). E' vero che l'articolo 71 cita regolamenti parlamentari che garantiscono tempi certi alla discussione e alla deliberazione di proposte di legge di iniziativa popolare, e in questo caso, con uno sforzo di fiducia nella classe politica – ma sarà l'ultimo senza riscontro!- possiamo prevedere che il regolamento verrà scritto, ma per i disegni di legge di iniziativa parlamentare?

Per questo articolo della nuova Costituzione (per inciso: una Costituzione che è scritta come una legge o un regolamento, con infiniti richiami estremamente dettagliati e di difficile lettura e comprensione, non è “bella”; a mio avviso più dettaglio è presente nella Carta fondamentale, maggiore è la difficoltà dimostrata di riuscire a far quadrare il cerchio da parte dei proponenti le modifiche) possiamo quindi avere un doppio approccio: il bicchiere mezzo pieno di realpolitik ci rassicura che le leggi che sono necessarie per realizzare il programma governativo ( ritorna il decisionismo anni '80?) verranno discusse e votate velocemente (e se rimane questa legge elettorale secondo voi saranno approvate a scatola chiusa?); il bicchiere mezzo vuoto di precauzione democratica vede un stivale chiodato governativo posto sulla funzione legislativa della Camera (ciaone checks and balance)

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